Ctenocephalides felis

SPECIE: Ctenocephalides felis ( Ordine sifonatteri )

NOME VOLGARE: Pulce del gatto

DIMENSIONE: in media da 1,5 a 3,3 mm. La pulce del gatto, è la più grande può arrivare fino a 4mm.

CICLO BIOLOGICO: Uovo - Larva - Pupa - Adulto. durata del ciclo: 12-14 gg. fino a 120 gg.; N° generazioni/anno: diverse a seconda delle condizioni ambientali; N° uova/femmina: fino a 2000 nell’arco della loro vita; 40-50 per volta;

CARATTERISTICHE: la più diffusa, parassita specifico del gatto, frequente sul cane e può attaccare l’uomo. Insetto ematofago di color marrone scuro. Le zampe delle pulci in generale sono lunghe, i due arti posteriori sono ben adattati per il salto, verticalmente fino a 18 cm; orizzontalmente 33 cm – circa 200 volte la lunghezza del proprio corpo, rendendo la pulce il miglior saltatore di tutti gli animali. Il corpo delle pulci del gatto (Ctenocephalides felis) è,oltre che appiattito, duro, lucido, e coperto di peli spinosi corti inclinati nella direzione contraria al pelo dell’ospite, per poter averne una presa migliore.

HABITAT: La presenza ed il mantenimento dell’infestazione da pulci in ambiente urbano è garantita anche dalla capacità dell’adulto immaturo di restare vitale nel pupario in attesa dell’ospite anche 140 gg. Gli ambienti esterni o comunque zone esposte a luce solare offrono scarse possibilità di crescita per tutti gli stadi. Le condizioni ideali per la loro sopravvivenza sono una temperatura compresa fra i 18° e 30° C ed un’umidità di circa il 70-80%.

ALIMENTAZIONE: L’apparato boccale delle pulci è come un tubo adattato per nutrirsi del sangue di altri animali. All’uomo di solito morde di preferenza le caviglie e l’interno delle ginocchia, ma comunque preferisce al vostro sangue quello dei vostri animali domestici. La larva si nutre di detriti organici e sporcizia.

DANNI: Può essere vettore di diverse parassitosi ed infezioni come rickettiosi, virus ecc. Le pulci nell’uomo colpiscono prevalentemente le parti inferiori degli arti; la puntura è accompagnata da forte prurito. La pulce del ratto (Xenopsylla cheopis) riveste il ruolo di vettore della peste bubbonica.

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